Le idee da sole non bastano. Per trasformarle in startup e poi in una vera e propria impresa servono finanziamenti. Uno degli strumenti più utilizzati dalle startup, e non solo, per trovarli è il crowdfunding, la raccolta di fondi online.
► Cosa è il crowdfunding – Nato come forma di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse, il crowdfunding è oggi tra le forme più diffuse ed efficaci di finanziamento di progetti imprenditoriali e creativi. I siti web fanno da piattaforma (tra i più famosi a livello internazionale Kickstarter e Indiegogo, solo per fare qualche nome) e permettono ai fundraiser di incontrare un ampio pubblico di potenziali finanziatori. Esistono vari tipi di crowdfunding: reward based (raccolta fondi che, in cambio di donazioni in denaro, prevede una ricompensa, come il prodotto per il quale si sta effettuando il finanziamento, o un riconoscimento, come il ringraziamento pubblico sul sito della nuova impresa), donation based(modello utilizzato soprattutto dalle organizzazioni no profit per finanziare iniziative senza scopo di lucro), lending based (microprestiti a persone o imprese), equity based (modello regolamentato dalla Consob: in cambio del finanziamento versato è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa, diventandone così socio a tutti gli effetti), ibride (basate su più modalità di finanziamento).
Ma come muoversi, dove andare, che cosa cercare in Rete quando si decide di intraprendere questa via? EconomyUp.it ha stilato la lista delle principali piattaforme di crowdfunding in Italia: sono 69, ecco di che cosa si occupano, indirizzi e informazioni utili a titolo di esempio, poi ognuno deve provare e ricercare individualmente in base al proprio obiettivo :
Mecenup
Piattaforma di crowdfunding della Toscana per sostenere progetti territoriali. Mail: info@mecenup.it
Starteed
È una piattaforma di raccolta fondi ma anche di crowdcreation: con il supporto della community, infatti, è possibile avviare processi di open innovation con l’obiettivo di migliorare lo sviluppo di idee e progetti. Sede: Via Via Bligny, 5, 10122 Torino. Mail: support@starteed.com. Tel: 0172 499021
Ulule
Piattaforma fondata in Francia nel 2010 e attiva anche in Italia. È considerata una delle maggiori piattaforme di reward-based crowdfunding: finora ha permesso il finanziamento di oltre 12 mila progetti raccogliendo complessivamente circa 49 milioni di euro. Mail: projects@ulule.com
Woopfood
Piattaforma crowdfunding per progetti ed eccellenze agroalimentari Italiane. Sede: Milano. Mail: info@woopfood.com
Greenfunding
Piattaforma di crowdfunding (reward e donation) dedicata ai progetti della green economy. Sede: Associazione GreenCommerce, C.So Vittorio Emanuele II 25, Torino. Mail: info@greenfunding.it
Produzionidalbasso
La piattaforma di crowdfunding per finanziare qualsiasi forma di autoproduzione, senza filtri e senza nessuna intermediazione”: è quanto si legge sul sito di quella che è la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, nata nel 2005. Finanziamenti: reward e donation. Sede: via Stefanardo da Vimercate 28, Milano. Mail: info@produzionidalbasso.com
Mi piace riportare – dice il dott. Vittorino Crivello esperto di biologico e di sostenibilità ambientale – l’esempio di un progetto ideato per lo sviluppo, prima degli orti biologici e diventato poi Mulinum, il primo mulino dei contadini biologici, nato nel 2016 in Calabria grazie ad un crowdfunding su facebook durato tre mesi e con il quale sono stati raccolti 500.000,00 euro che ha avuto un’enorme risonanza e successo anche al di fuori dei confini nazionali. Da zero è stata costituita la più grande filiera specializzata in grani antichi quali: Senatore Cappelli, Verna, Maiorca, Farro, Segale.
San Floro si trova al centro della Calabria, a soli 15 minuti dal capoluogo Catanzaro e precisamente a 5 minuti dalla nuova zona direzionale “Germaneto” dove risiede la sede della Regione Calabria e il Policlinico dell’Università Magna Grecia di Catanzaro.
In un’azienda agricola di 7 ettari, costeggiata dalla strada provinciale, c’è un casolare: è la sede del Mulino di San Floro, il mulino ha anche la ruota idraulica che aziona le macine, proprio come 100 anni fa, con solo energia rinnovabile per far funzionare il tutto.
In sintesi il progetto prevede 3 steps:
1. avviare il mulino e la linea per il confezionamento della farina, la sala del Mulino sarà completamente a vista, sarà tutto trasparente e visitabile dai clienti.
2. allestire la sala all’interno del Mulino per eventuali convegni e seminari sul mondo delle farine e dei tavoli per la degustazione
3. creare il laboratorio a vista dove viene trasformata la farina, un forno sarà dedicato al pane e ai lievitati, l’altro alla pizza.
Il progetto è diventato una filiera cerealicola specializzata che contribuisce allo sviluppo , alla promozione e alla sostenibilità di un territorio significativamente depresso in termini agricoli.